Cliente: Inseriamo i miei dati di registrazione?
Io: Sì. Dunque, che password mettiamo?
Cliente: Userei “ciao”…
Io: No, deve essere lunga almeno 8 caratteri e contenere almeno un numero… per ragioni di sicurezza…
Cliente: Vabbè, facciamo “ciao1960”
Io: Perfetto. Inserita. Ora dobbiamo impostare una domanda segreta nell’eventualità te la dimenticassi.
Cliente: Cioè, scusa?
Io: Cioè una domanda della quale solo tu conosci la risposta…
Cliente: Ah, ok. Forte!
Io: Quindi? Che domanda inseriamo?
Cliente: “Qual è la tua password?”
Io: …
Un valido contributo di Joyello che Ama il web, non ricambiato. E non coglie la geniale sicumera con cui i Clienti scelgono domande di sicurezza sicuramente sicure.
Darwin si sbagliava. non posso credere che certi individui discendano dalla scimmia..
Non sono ancora discesi del tutto…
facciamo un lavoro moolto difficile..
Caro Joyello, sei da ammirare per la tua pervicace dedizione volta al recupero di tali menti. Come disse Dante : “De menti così trovar non si puote, de menti così… de menti così…”
bhè ma anche farsi dettare la password …. non mi sembra molto sicuro!