Cliente: Il sito non funziona!
Io: Dunque, apri il browser…
Cliente: Senti, devi capire che non siamo tutti tecnici e devi usare una terminologia che tutti possono capire.
Io: Dunque, apri il coso per andare su internet…
Un tecnologico suggerimento di Mr. F. che Ama il web, non ricambiato. E i cosi per navigarlo.
FANTASTICO! Il “coso”…parola abusata per descrivere qualunque cosa ihih XD
…o persona xD
Il “coso” é un meraviglioso modo per evitare orgogliosamente di rispondere “internet explorer” o “quella cosa che usi al posto di firefox”.
stima
mi aggrego
Sti americanismi ultra tecnici!!! Perché non lo chiamiamo semplicemente lo “sfogliatoio”? Sarebbe tutto più semplice e chiaro, no?
Concordo. Propongo a tutta la community #anonimawebbari(costituendo gruppo di sostegno su Twitter per “gente del web” in terapia) di adottare il termine “sfogliatoio”.
In Francia sono più avanti di noi, loro lo chiamano le “Navigateur web”, strano che non abbiano francesizzato anche la parola “web”…
Sembra l’equivalente del PENSATOIO di HP …. hihihihihi
Io conoscevo “butinier” (che poi letteralmente credo sia proprio sfogliatoio) per browser
questa è davvero straordinaria! 🙂 la cosa bella è che rappresenta un certo genere di persone che, evidentemente, hanno una forma di allergia verso ogni genere di tecnologia ed evoluzione dell’uomo…
però poi vojono i sito web all responsive…
Modo di dire diffusissimo 😀
non posso non postare il pulsante di internet: http://www.youtube.com/watch?v=EUtfYS2tq6w
Drammaticamente simile ad un “amo il web” che vi ho inviato io qualche giorno fa.
Verissimo! Questo mi è giunto qualche tempo prima… Il tuo ha alcuni dettagli notevoli! Lo pubblicherò più avanti! Intanto grazie!
Ha ragione, browser è (purtroppo) ancora gergo tecnico.
Pienamente a conoscenza di persone che gli hanno fatto la stessa domanda 😦 ma in che mondo viviamo PALEOLITICO ???
Potrei risponderti periodo AUSTRALOPITECO (Amoilweb cit.)
Verissimo… io in questi casi dico “Apri internet” 🙂
Anch’io dico “apri internet” oppure clicca due volte sulla “e” azzurra (non vogliatemene ma ho deciso che ad alcuni tipologie di clienti non consiglierò mai più nessun software se non strettamente legato al servizio che offro perché in passato uno s’è beccato un virus è ha dato la colpa a me che gli avevo installato Thunderbird perché outlook gli faceva le bizze, quindi mò si tengono IE).
Beh, ammetto la mia somma ignoranza. Ho più di 60 anni e lavoro in un’azienda in cui, cambiati i vertici di comando, hanno (giustamente) informatizzato il sistema. Sto facendo una fatica immensa a capire il tutto, specialmente i termini. Tanti miei colleghi sono stati licenziati per non essere stati capaci di capire il sistema, e ora sono disoccupati. Penso che sia giusto in certi casi, comprendere al posto di deridere chi ha difficoltà.
è vero e concordo tuttavia la comprensione deve essere da entrambe le parti e, soprattutto, anche se il cliente ha 40 anni di esperienza nel SUO mestiere dovrebbe avere almeno l’umiltà di informarsi e cercare di comprendere le basi del dialogo con le persone che fanno altri mestieri (come i tecnici informatici) è come se un falegname che ha bisgno di cavarsi un dente va dal dentista e gli dice che tiene male il trapano in mano…
propongo di sostituire “coso” con “il fatto apposta per”, così tutto sarà più divertente. Ora provate a comporre delle frasi.
“apri il fatto apposta per andare su internet”
“apri il programma fatto apposta per le foto”
E via dicendo…
Mio padre avrebbe risposto così…ne sono sicura!
Devo fargli da assistente sociale ogni volta che accende il portatile…
Magari sono gli stessi che fanno un brunch dopo lo speech al briefing per il tuning dell’asset
risolto dicendo al cliente “Apri internet”, non c’è inglese di mezzo e lo apre con quel cavolo di browser che vuole lui